01

DI-A-DA-IN-CON-SU-PER-TRA-FRA. 


TRACCIA 01/03 
TRA
Hpo

HPO è una community di architetti con sede a Ferrara. Fondato nel 2017, HPO svolge la sua attività come parte di una provincia iper-connessa. Tra varie scale di intervento ed attraverso un’attitudine collaborativa e sperimentale, HPO mira a dimostrare gli esiti apparentemente inaspettati della professione di architetto.


ESTRATTO

«HPO è una comunità di architetti fondata per sfuggire alla monotonia accademica. Una volta usciti dall’università, abbiamo dovuto fare i conti con la scoperta della distanza che intercorre tra la professione e le aspettative ad essa legate. La grande sfida sta tutt’oggi nella riconciliazione di questi due aspetti, perché se da una parte ci immergiamo in ricerche speculative, dall’altra veniamo riportati a terra da efficientamenti energetici e pratiche sanatorie. La nostra comprensione della realtà è guidata da una serie di fonti che tuttora continua ad arricchirsi: i nostri personali casi studio (dalle proteste di Hong Kong del 2019-20 al il fenomeno Twitch, dall’equipaggiamento outdoor alla micologia) e fonti condivise con altri nostri colleghi e coetanei (studi e scuole di architettura, speculative realism, videogiochi e fiction contemporanea). Questa ricerca ci ha spinto ad indagare la relazione tra mondo fisico e mondo digitale soffermandosi e puntando l’attenzione sulla soglia tra questi mondi. I progressi di questa speculazione sono stati tradotti in ricerche di scala differente: export dae, stadthaltig, hyper-province. É la divisione tra la realtà e la professione a costituire l’ultimo grado di relazione. Esse sono divise in quanto, se nel nostro immaginario di neolaureati essi fossero un tutt’uno, questo breve periodo professionale ci rende sempre più consapevoli della loro scollatura. La grande sfida sta proprio nella loro ricongiunzione.
Il nostro gruppo nasce dal timore nutrito, già da studenti, verso il futuro che ci attendeva da professionisti. Studiare la realtà è la strategia che ci siamo proposti di adottare per trovare forme alternative all’esercizio della nostra professione in futuro. Le rispettive intersezioni di corpo-casa-città tra mondo fisico e digitale sono per noi il segno di un ampliamento, se non dirottamento, del campo di influenza di una professione che, nelle forme consolidate negli ultimi decenni, si mostra ora più che mai inadatto nella gestione delle risorse fisiche, naturali e umane».

BIBLIOGRAFIA

D. J. Haraway, Cthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto, Produzioni Nero, 2019.
J. Bridle, Nuova era oscura, Produzioni Nero, 2019.
S. Lorusso, Entreprecariat. Siamo tutti imprenditori. Nessuno è al sicuro, Krisis Publishing, 2018.
AA.VV., Hyperemployment, Produzioni Nero, 2020.
G. Semper, Lo stile nelle arti tecniche e tettoniche o estetica pratica, Laterza, 1992.
T. Warr, A. Jones, The artist's body, Phaidon, 2002.

TRACCIA
audiomagazine critico teorico di architettura

redazione@tracciazine.it